AREVÈ, UN GIOVANE

AREVÈ, UN GIOVANE

Arevè un giovane alla terra dei suoi nonni, arevè la tradizione, arevè una storia antica che ha ancora tanto da raccontare…

AREVÈ, UNA STORIA

AREVÈ, UNA STORIA

Una storia che parte da lontano, dagli anni ‘30 del secolo scorso, in un territorio abruzzese caparbio e laborioso, che aveva già affrontato una guerra e che, di lì a poco, ne avrebbe vissuta un’altra ancora più dura.

In quegli anni i miei trisavoli hanno impiantato svariati uliveti, che oggi mi hanno permesso di ripartire proprio lì dove loro e i miei bisnonni hanno faticato, perché come diceva Ignazio Silone “Fra la terra e il contadino, dalle nostre parti, ma forse anche altrove, è una storia dura e seria, è come tra marito e moglie.

E’ una specie di sacramento. Non basta comprarla perché sia tua. Diventa tua con gli anni, con la fatica, col sudore, con le lagrime, con i sospiri”.

E quelle lagrime e quei sospiri sorreggono già
il mio progetto e la mia visione.

Con i miei venti anni alle porte ritorno in Abruzzo, alle origini della mia famiglia, per recuperare una tradizione che rischiava di essere perduta e per arricchirla di contenuti nuovi, credendo fermamente nella promessa di quella terra pura, ricca di alberi dalle foglie verdi e argento.

— Paolo Conti